mercoledì 6 ottobre 2010

Tecnologia: i segreti dello schermo tattile (II Parte)

Confrontiamo nella seconda parte dell’articolo delle due tipologie di schermo (capacitivo, resistivo), entrambe le tecnologie offrono vantaggi interessanti e condizioni favorevoli all’uno o all’altro tipo di schermo.



Visibilità: in ambienti chiusi si equivalgono, all’aperto lo schermo capacitivo è leggermente più visibile rispetto a quello resistivo;
Sensibilità al tocco: lo schermo resistivo richiede una certa pressione, con la tecnologia capacitiva è sufficiente sfiorare lo schermo ma non funziona se si indossano i guanti;
Precisione al tocco: la tecnologia resistiva offre un’elevata precisione, superiore alla tecnologia capacitiva, tale da riconoscere la grafia, cioè di scrivere con un pennino sullo schermo. Nell’uso normale la precisione dello schermo capacitivo tuttavia è più che sufficiente;
Multi-touch: gli schermi resistivi non sono multi-touch, esiste qualche esempio di questa tecnologia applicata a schermi resistivi ma con una funzionalità molto limitata. Lo schermo capacitivo può essere multi-touch, dipende dall’implementazione del software di gestione;
Robustezza: lo schermo resistivo è ricoperto da uno strato morbido più sensibile a grafi e usura; il vetro dello schermo capacitivo resiste meglio ai graffi ma si può rompere in caso di caduta;
Pulizia: un apparato con schermo resistivo viene utilizzato con appositi pennini e quindi rimane più pulito di un capacitivo che invece si tocca con le dita, sporcandosi di impronte. Per pulire lo schermo capacitivo basta un panno;
Fattori ambientali: non esistono dati precisi ma gradualmente uno schermo con tecnologia resistiva sembra funzionare in un range di temperature più ampie (tra i -15°C e i +45°C circa), lo schermo capacitivo è un po’ più sensibile alle temperature (Apple per il suo prodotto principale iPhone dichiara un intervallo operativo compreso tra 0°C e 35°C) e richiede almeno il 5 % di umidità.

lunedì 4 ottobre 2010

Tecnologia: i segreti dello schermo tattile (I Parte)

Sempre più touch e sempre meno pulsanti: i dispositivi si controllano con la semplice pressione di un dito sullo schermo e tutto diventa sempre più interattivo e più divertente. Il touchscreen è uno schermo tattile, in grado di riconoscere il punto dove avviene il contatto con le dita o con un puntatore. È l’unione di due elementi: uno schermo che visualizza le informazioni (dispositivo di output) e un digitalizzatore, il sistema che rivela il tocco e che permette all’utente di impartire comandi (dispositivo di input). L’elemento caratterizzante di questi schermi touchscreen è la tecnologia utilizzata dal digitalizzatore per riconoscere il tocco: esistono due categorie importanti dette resistivi e capacitivi.

Schermo resistivo con tecnologia a strati. È la tecnologia più vecchia e collaudata, lo schermo è realizzato in più strati di cui due interni in materiale metallico conduttore, separati da un sottile gap. Quando si preme sullo schermo i due strati conduttori di elettricità entrano in contatto in quello specifico punto, questo genera un passaggio di corrente registrato dal sistema che riconosce le coordinate del punto di pressione, questa tecnologia è usata anche su molti cellulari.

Schermo capacitivo: il campo elettrico sente il dito. Lo schermo è costituito da una superficie isolante, tipicamente vetro, rivestito da un sottile strato di materiale conduttore, a cui è applicato un leggero campo elettrico uniforme. Il corpo umano è un conduttore: toccando lo schermo in un punto si viene a creare una variazione del campo elettrico che viene rilevata dal sistema ed elaborata da uno specifico software che determina il punto di pressione. Basta sfiorare lo schermo con un dito; non si possono utilizzare i classici pennini in plastica, la selezione si effettua con un dito, anche se esistono in commercio pennini realizzati per funzionare anche con schermi capacitivi. L’iPhone utilizza questa tecnologia.

Il multi-touch è un’evoluzione della tecnologia del touchscreen, capace di riconoscere più tocchi contemporaneamente in diversi punti della superficie dello schermo. Per implementare un sistema multi-touch è fondamentale anche il software che gestisce e interpreta le informazioni. Il sistema multi-touch può gestire il finger gesture, ovvero sia riconoscere alcuni movimenti delle dita sullo schermo a cui viene associata una specifica azione, come sfogliare o far scorrere le pagine sullo schermo o il movimento di due dita sullo schermo che avvicinate e allontanate gradualmente permettono di ingrandire o ridurre un’immagine.