mercoledì 4 marzo 2009

Il down di GMail

Il problema come è facile intuire, è stato un problema di programmazione. Doveva essere semplice manutenzione, ma si è trasformata in un bel problema causando due ore di disservizio per centinaia di milioni di account GMail.

Google ha subito informato che risarcirà i danni provocati a tutti i clienti paganti. A spiegare il problema è stato il responsabile dell’uptime del servizio, Acacio Cruz, che sul blog ufficiale di Gmail ha detto: “Di solito queste operazioni non creano problemi, perché semplicemente il servizio per gli account viene garantito da un altro data center. In questo caso – continua Cruz – alcuni effetti collaterali, non previsti, di certo nuovo codice che tenta di tenere i dati di un utente vicini a lui geograficamente, ha causato il sovraccarico di un altro datacenter in Europa. E questo ha causato problemi a cascata da un datacenter all'altro”.

Il risarcimento danni previsti per i clienti paganti si aggira a 40 centesimi di dollaro, ma da Mountain View vogliono un risarcimento superiore. Per i clienti Premium che sono rimasti coinvolti nel disservizio, Google stessa, ha promesso 15 giorni di servizio gratuito.

Uno stesso problema è stato riscontrato nel 2008, ma per un lasso di tempo di 40 minuti e molto onestamente, Google ha rimborsato tutti i clienti paganti, facendo una semplice proporzione in base al cotro mensile dell’abbonamento acquistato da ugni singolo utente. Ovviamente per tutti i clienti non pganti che usufruiscono del servizio gratuito di GMail, non è previsto alcun rimborso.

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