mercoledì 11 marzo 2009

Nuova legge contro Google Earth

Il parlamentare della California, Joel Anderson, dopo un’attenta analisi a quello che è successo a Mumbai, cioè l’attacco terroristico che ha fatto tantissimi morti, si è reso conto che bisogna chiudere l’obiettivo di Google Earth dinanzi a ospedali, scuole, chiese e molti altri edifici istituzionali che potrebbero essere sensibili ad attacchi terroristici.

Appena saputa la notizia, il blog del New York Times ha pubblicato un articolo dove spiega che la legga potrebbe andare contro le realtà oggettive come il diritto di immortalare gli spazi pubblici e da non sottovalutare altri aspetti sottolineati dal presidente di Privacy International, Simon Davies, il quale ha affermato: “Scattare la foto di un edificio non costituisce una minaccia, semplicemente perché altre immagini dello stesso soggetto sono a disposizione degli utenti magari da decenni”.

Il problema secondo del propositore della legge è l’indubbia utilità di tale strumento che BigG mete a disposizione degli utenti. A difendere lo strumento vi è John Hanke, cioè il responsabile della piattaforma Earth e Maps, il quale, giustamente afferma che non è la tecnologia a rappresentare il male, ma l’uso che se ne fa, continua dicendo che: “Allora s dovrebbe smettere di costruire navigatori satellitari, auto, cellulari e computer, perché sono utilizzati per fare rapine in banca e molto altro”.

Il portavoce di Mountain View, Elaine Filadelfo, ha dichiarato che: “Google ha da sempre ascoltato le rimostranze degli utenti”. Il problema serio sembra quello che molti cercano di mettere il bastone tra le ruote di Google, infatti, continue sono le cause che hanno portato, google in tribunale, uno dei più celebri è quando una coppia di coniugi, Boring, di Pittsburg, che ha portato Google in tribunale dopo che Googlecar si è introdotta sulla loro strada privata ignorando il divieto di accesso.

I coniugi hanno chiesto 25 mila dollari per danni esistenziali addirittura, perché con le foto di Google, il valore della loro abitazione si è abbassato; la corte ha respinto le accuse della coppia, l’unica cosa che poteva chiedere è la rimozione delle foto. Ma i due sono ricorsi anche in appello contro la sentenza del giudice”.

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